Sento il fischio del vapore

Schede primarie

Sento il fischio del vapore, l'è il mio amore che 'l va via,
Sento il fischio del vapore, l'è il mio amore che 'l va via,
e l'è partito per l'Albania, chissà quando ritornerà!
E l'è partito per l'Albania, chissà quando ritornerà!

Ritornerà 'sta primavera con la spada insanguinata,
Ritornerà 'sta primavera con la spada insanguinata,
e se mi trova già maritata, ohi che pena, ohi che dolor!
E se mi trova già maritata, ohi che pena, ohi che dolor!

Ohi che pena, ohi che dolor, che brutta bestia è mai l'amore,
Ohi che pena, ohi che dolor, che brutta bestia è mai l'amore,
Starò piuttosto senza mangiare, ma l'amore lo voglio far!
Starò piuttosto senza mangiare, ma l'amore lo voglio far!

Lo voglio far mattina e sera finché vien la primavera,
Lo voglio far mattina e sera finché vien la primavera,
la primavera l'è già arrivata ma il mio amore non è torna'.
La primavera l'è già arrivata ma il mio amore non è torna'.

Mi hanno rinchiuso in un convento e mi han tagliato i miei capelli;
Mi hanno rinchiuso in un convento e mi han tagliato i miei capelli;
ed eran biondi e ricci e belli, m'han tagliato le mie beltà.
Ed eran biondi e ricci e belli, m'han tagliato le mie beltà.

"Sento il fischio del vapore" è una canzone antimilitarista di autore ignoto, ispirata probabilmente alla spedizione italiana in Albania del 1914. La canzone entrò a far parte del repertorio delle mondine e fu divulgata da Giovanna Daffini, mondina e cantastorie.